In questo tardo pomeriggio di un lunedì di quasi fine novembre, quando le luci artificiali si accendono sempre prima e il buio arriva presto...ho proprio bisogno di rilassarmi.
Di già, si.
Anche se non lavoro, si.
Son tornata poco fa a casa (son le 19) e una volta messo maglioncione di lana e pantaloni scozzesi da pigiama, l'ultimo spicchio di pizza avanzata, rigorosamente fredda, è stata mia! Vi chiederete cosa ho fatto di così allucinante da ridurmi in una Bridget Jones made in Italy, in realtà nulla di estenuante. Ma è questo periodo che mi risucchia. Quindi anche fare una commissione e tornare a casa dopo quasi quattro ore di vagheggio in solitudo per la città, mi può stancare. Pare esser l'unico modo per spegnere, almeno un poco, il mio Gulliver.
Sto aspettando una telefonata lavorativa, che potrebbe dar la svolta necessaria. Per il resto chiedo a chi mi sta intorno di esser paziente e sopportarmi ancora e ancora. Io son uno scorpionaccio: quando va male una cosa, va male tutto. Son nervosa, maybe odiosa, irritabile e delusa. Questa situazione di precariato, no choosy no party, giovanissimi con esperienza, raccomandati da mamy&papy, mi sta nauseando.
Mi domando come si potrà mai iniziare un percorso da veri adulti con questi chiari di luna.
Mi domando come si fa ad esser felici in questa situazione di nonens, di abitante della terra di mezzo.
Grazie al Cielo sempre più Blu, ci son parenti, amori e amici (POCHI, ma buoni), ci son questi angeli custodi che subiscono i nostri umori insoddisfatti e arcigni. Ma loro ci sono, e ci amano anche in questo stato, anche con la camicia rotta e la pellaccia verde che sbuca. Grazie, anche se so che voi, diretti interessati, non leggerete, io qui a modo mio ve lo dico, anzi scrivo. è un periodo di mio personale smarrimento. Di incomprensione verso quello che voglio e che sono, quindi che vorrò essere. Oltre questo stato brado a livello sociale, non posso non soffermarmi su quello umano. Eh, si. Perchè quando non impegni corpo e mente su lavoro/studio il passo da lasciare a pensieri e paranoie è un attimo! Non capisci perchè tu dopo 5 anni di liceo classico che hai passato china sui libri (ancora oggi sogno di non aver studiato filosofia o storia, le mie materie preferite), dopo secoli e secoli passati all'università (si, okay ho messo una vita a diventar Dottoressa, ma ora lo sono, e un titolo è per sempre)...dopo anni da amanuense che i miei riassunti valevano lingotti, insomma dopo tutto questo impegno teorico ora che devo fare??! La mia pignoleria nello studio, nei rapporti (parlo in primis di amicizia) non sempre vien premiata. Bisogna fare i conti con le chimere: non è un mondo che si nutre e si premia di meritocrazia. Ah no! Ma poi se anche fosse, io che ne so se ho certi meriti.Nel senso, che si qualche lavoricchio l'ho fatto, ma non son mica una dal Gulliver d'oro. Siamo onesti. Ecco, credo di essere una persona determinata e affidabile, ma quello a livello personale. Non son una venditrice nata, figuriamoci se riesco a vender me stessa!
Passiamo al lato umano.
Non faccio che sbattere il muso contro le maschere delle persone, che magari sai o immagini quanto possono star male, ma loro fingono. E se alcuni li ammiri per la forza e determinazione, e qui io chiamo coraggio, perchè si tratta di persone determinate ed emotivamente stabili. Altri ti spaventano per la loro capacità pirandelliana di indossare maschere su maschere. Altri ancora, persi da tempo, sembrano aver assunto altre sembianze, non sempre umane per di più. Che paura!
Io ammiro molto di più chi, bada bene, non si piange addosso tipo me, ma chi vive l'onestà del suo stato d'animo e del suo malessere. Io lo faccio, ma eccedo. Mi lascio trascinare dall'impeto dei miei umori, dal romanticismo (che non sempre vuol dir cuori e cuoricini) fino allo stremo. Per me tutto è passione. è sempre una questione etica, morale, insomma viscerale. Credo nell'onestà (beata ingenuità! crescerò mai?) anche se la mia maschera è spesso conforme a quella del cinico. E quando le cose non vanno mi inalbero. Non posso far finta di nulla. No. Non è da me.
Siamo esseri umani, facciamo bene, facciamo male. FACCIAMO. Siamo perfezionabili per fortuna. Possiamo sperare e migliorare. Ma importante è riconoscere i nostri sbagli o anche solo le nostre frustrazioni. Non mi piace chi finge sempre e comunque, chi vuol fare il figo incessantemente. Anzi, sto gradualmente arrivando alla conclusione che chi sta sempre "a mille" (passatemi il gergo, scialla!), chi vive su un piedistallo che altro non è che un treppiedi un po' sfigato, è chi sta più male. Chi si maschera di più, e non necessariamente meglio.
Quindi vi saluto con questo monologo, esortandovi alla riflessione.
Poi, tanto per restar fedeli al blog, vi dico che da Zara hanno molte cose carine! Ho visto una borsa da giorno niente male nera con manici a braccio sui 35 denari. Un piumino ma di quelli trapuntati leggeri (che fanno molto equitazione inglese), leggings di simil pelle da sposare con maxi shirt con bordini sempre in simil pelle (molto fetish, molto cool). Ma top del top sempre by Zara il mio nuovo vestito bordeaux in simil chiffon a maniche lunghe a sbuffo. Una meraviglia che Audrey avrebbe davvero apprezzato!
Ultima tappa GAP. Parka giallo che non averlo è un peccato, sfizioso anche se molto sportivo, da abinare a morbidissima sciarpa gialla e grigia (lo sooooo, ma io amo le sciarpe che ci posso far!!). Il primo costa 109 euros, la seconda 25.
Prossimo post, o se non il prossimo uno dei prossimi, regali(NI) di Natale. Io ho quasi finito e voi? Baci&abbracci, bisou bisou, XOXO Miss Chic